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Sul tema dei depositi di rifiuti nucleari nei territori dell'Alta Murgia non si può transigere, né perdere tempo”. Lo dichiara il presidente della Commissione Sviluppo economico, Francesco Paolicelli, a margine della seduta congiunta convocata insieme al presidente della V Commissione, Francesco Paolo Campo, per fare il punto sul tema della localizzazione del Deposito nazionale di scorie radioattive in cinque siti pugliesi, a ridosso dei comuni di Gravina, Altamura e Laterza.
Nel corso dell'assemblea è intervenuta, su richiesta anche dei capigruppo di maggioranza Caracciolo, Lopane, Stellato e il presidente Campo, l'assessora all'Ambiente, Anna Grazia Maraschio, per chiarire la situazione dopo aver già espresso in Giunta parere contrario alla costituzione del deposito.
“Ringrazio l'assessore Maraschio, - dichiara Paolicelli - che ha garantito il proseguo di un lavoro comune con la Regione Basilicata, nonché ora anche con il Parco dell'Alta Murgia come da me richiesto, al fine di concordare una strategia unitaria e consapevole contro una scelta che, lo ribadiamo, sarebbe assolutamente scellerata e andrebbe a discapito di un territorio che ha già pagato abbastanza in termini ambientali. È importante che Regione Puglia sia al fianco degli Enti locali coinvolti, - aggiunge il presidente della IV Commissione - che non possono da soli supportare le spese ingenti ma necessarie per poter redigere tutte le osservazioni tecniche del caso. Si tratta di materiale prezioso, da inviare al più presto alla Sogin, la società pubblica che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. Non c'è tempo da perdere, perché tali osservazioni devono essere inviate entro 60 giorni dalla pubblicazione dell'avviso sulla localizzazione del deposito nazionale, avvenuta già lo scorso 5 gennaio. L'assessore ha anche confermato l'insediamento di un tavolo tecnico a livello regionale, in cui sono state fissate sette aree specifiche su cui lavorare con ulteriori tavoli appositi, ed è stata individuata la data del 20 febbraio come termine ultimo per raccogliere le osservazioni da inviare in modo da avere il tempo necessario per istituire un confronto. L'obiettivo – conclude Paolicelli – è lavorare insieme per risolvere un problema che ci vede tutti uniti per la salvaguardia del nostro territorio”.
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