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Comunicato Stampa
Comune di Santeramo in Colle
L'Amministrazione comunale di Santeramo in Colle e le associazioni coinvolte nell'organizzazione del corteo pacifico e silenzioso, tenutosi in città in data 8 marzo 2023 dalle ore 18:00 alle ore 20:00 in occasione della Giornata internazionale della donna, esprimono stupore nella scelta della titolazione di alcuni articoli apparsi sulle testate giornalistiche locali La Gazzetta del Mezzogiorno e il Corriere del Mezzogiorno, entrambi nei loro dorsi diffusi nella provincia barese, dove si attribuisce impropriamente al corteo dell'8 marzo la volontà di richiedere "verità per Michelle Baldassarre".
Il Sindaco di Santeramo in Colle Vincenzo Casone, l'Assessora ai servizi sociali Ada Solimena e l'organizzazione della manifestazione "Amore Rispetto Libertà" nelle persone della dott.ssa Rossella Porfido e della dott.ssa Mariantonietta Petragallo vogliono precisare in maniera chiara che lo spirito del corteo tenutosi nella serata di ieri, travisato del tutto dalla stampa, non intendeva voler chiedere "verità" per Michelle Baldassarre, sul cui caso sono ancora in corso le indagini della Procura che farà certamente bene e velocemente il proprio lavoro nell'accertamento dei fatti, bensì voleva dimostrare solidarietà e rispetto verso tutte le vittime di violenza fisica o verbale o discriminazione di genere, Michelle Baldassarre - ovviamente - compresa.
È ovviamente innegabile che tutta la comunità di Santeramo sia rimasta scossa dalla terribile vicenda accorsa ormai un mese fa e che tutti i partecipanti al corteo volessero esprimere solidarietà alla famiglia e agli amici di Michelle Baldassarre, tuttavia, come da titolo del corteo, l'intenzione di organizzatori e partecipanti, era quella di esprimere solidarietà e dimostrare rispetto per il dolore delle vittime e delle persone a loro vicine, oltre che far passare un messaggio di non violenza e parità che, purtroppo, si rende ancora necessario nel 2023.
Sebbene il corteo si sia concretizzato nei fatti in un fiume di solidarietà per tutte le vittime di violenza, soprattutto per Michelle Baldassarre e per la sua famiglia, precisiamo ancora una volta che è nato dal dolore e dal rispetto e non è andato alla ricerca di nient’altro, per cui si rifiuta qualsiasi strumentalizzazione che possa interferire e disturbare la Giustizia ordinaria che sta ancora facendo il suo corso.
Si chiede, pertanto, alle testate giornalistiche citate, sebbene non si dubiti in alcun modo della loro buonafede, di rettificare la titolazione degli articoli pubblicati in data odierna.
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